Detrazione 65%: che succede se i lavori non terminano entro il 2014

La Legge di Stabilità 2015 “non varierà le procedure operative di accesso alle detrazioni fiscali del 65% per gli interventi già regolamentati. Pertanto si ricorda che per quanto riguarda gli interventi iniziati nel 2014 e che termineranno nel 2015 (lavori a cavallo di due periodi d’imposta) occorre far riferimento ai parametri tecnici (per esempio i limiti di trasmittanza termica da rispettare) validi alla data di inizio lavori”.
Lo precisa Unicmi (Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei Serramenti) in un documento in cui fa il punto sulle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015 in materia di detrazione fiscale 65% per le riqualificazioni energetiche degli edifici.  
Nel documento viene precisato che “Per quanto riguarda le procedure operative (esempio l’invio dell’allegato F all’Enea entro 90 giorni dalla data di fine lavori/data di collaudo) occorre seguire la normativa vigente alla data di fine lavori/data di collaudo”.

ABROGATA LA COMUNICAZIONE ALL'AGENZIA DELLE ENTRATE. 
Inoltre, il decreto legislativo “Semplificazioni fiscali”, approvato lo scorso 30 ottobre 2014 dal Consiglio dei Ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 277 del 28 novembre 2014 (LEGGI TUTTO) in attuazione della delega fiscale di cui alla Legge n. 23 dell’11 marzo 2014, ha abrogato l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute nel periodo d’imposta precedente e quello della fine dei lavori.
“Le persone fisiche, per le quali il periodo di imposta coincide con l’anno solare, potranno portare in detrazione al 65%-50% (ex 55%) eventuali pagamenti eseguiti a mezzo bonifico bancario nel 2014 (es: acconti) già con la denuncia dei redditi del 2014 (da presentare entro giugno 2015), valendo il cosiddetto principio di cassa. Per i soggetti titolari di reddito di impresa o professionale invece vale il cosiddetto principio di competenza, per cui sono di riferimento le date delle fatture e non le date dei pagamenti”.

RITENUTA D'ACCONTO INNALZATA DAL 4 ALL'8%. 
“Non è emerso alcun segnale di accoglimento della richiesta presentata da Unicmi di riportare l’aliquota al 4% da parte del MEF e della Ragioneria di Stato. UNICMI, nel corso dei primi mesi del 2015, cercherà di far modificare questo provvedimento attraverso l’inserimento di un emendamento al Documento di Programmazione Economico-Finanziaria previsto per giugno 2015”.

Fonte casaeclima.com